Cassano non sa cosa si perde


Un immagine di sabato: per le vie del centro si è svolto l’annuale Torino Pride: un’allegra sfilata colorate per manifestare a favore dei diritti della comunità LGBT.
Per molti è stata una “carnevalata” ma una festa lo deve essere, si è festeggiato per chiedere quei diritti che, a parer mio, sono e devono essere di tutti: il diritto di amarsi, di sposarsi e adottare un figlio.
Per fare questo, tra le tante iniziative presenti, mi piace sottolineare quella del QUEEVER; dove sul suo carro consiglieri e assessori, di SEL ma anche di altre forze politiche di destra e di sinistra, celebravano matrimoni con il rito civile. Una piccola provocazione ad un sistema legislativo, in questo caso, quasi medioevale.

In contemporanea a Torino si svolgeva una manifestazione, con conseguente corteo, degli Evangelici. Questi  indignati della presenza del gay pride, sono stati invitati lo stesso dagli organizzatori del Torino Pride, in particolare dalle associazioni dei credenti omosessuali, a mischiarsi con loro, poichè la fede non ha gusti sessuali.

Dopo il corteo è seguito un official party ai Murazzi, il quale ricavato è stato devoluto alle popolazioni colpite dal sisma in Emilia.

Per molti questo tipo di manifestazioni non servono a nulla, altri si vergognano del loro svolgimento per altri ancora è solo un buon modo per ballare in mezzo alla strada in una torino un po’ troppo “bugia nen”, ma per tutto il corteo è solo un modo per far capire che “le tematiche omosessuali” non sono solo circuite ad uno screzio tra un paio di Calciatori e Cecchi Paone.

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