Scrivo giusto per raccontarvi una cosa che sicuramente già saprete.
I primi giorni di marzo, mentre in Italia tutti si lamentavano dei “pericolosissimi” manifestanti NO TAV, spaventosi con le loro opinioni persino pacifiste, in Portogallo si è deciso di rinunciare alla linea ferroviaria ad alta velocità, che avrebbe collegato Lisbona a Madrid in meno di tre ore. Tale investimento è stato giudicato troppo oneroso e con pochi fini di guadagno per lo stato e per la popolazione iberica.
Ora viene meno un capolinea alla famosa tratta Kiev – Lisbona e in Italia come ci stiamo comportando?
Tranquilli, da noi l’attuale governo tecnico ha espresso la sua intenzione a continuare con i lavori per la TAV e, a parer mio, data la situazione finanziaria del nostro paese (tra l’altro molto simile a quella portoghese) vedo l’investimento sulla TAV paragonabile a quello di un neolicenziato impiegato di call center per l’acquisto di un iPad: bello ma inutile.