Finita “Miss Italia” ed è già iniziato un nuovo piccolo scandalo inerente: nulla inerente a falsificazioni del concorso o similia, quanto polemiche per una frase pronunciata dalla neo Miss prima di diventare tale, forse una frase che voleva essere ironica, ma fuori contesto è risultata essere sgradevolmente di pessimo gusto. E’ vero che si tratta di un concorso di bellezza, ma questo avvenimento ha però rinforzato lo stereotipo di coloro che vedono la stupidità abbinata alla bellezza, a parer mio è stata solo una mancanza di senso ironico e cultura, abbinata ad un po’ di emozione, di voglia d apparire “splendida” (perdonatemi il modo di dire torinese), nulla comunque che un po’ di studio sull’argomento non possa recuperare.
Qui di seguito propongo una breve “lettera aperta” alla Miss, che ha toni di sfogo, ma nella sua crudezza forse potrà aiutare la Più bella d’Italia a comprendere l’argomento.
Dai su: è giovane ed ha ancora molto da studiare! Facciamole una tirata d’orecchi e rimandiamola a Settembre, ricordandole le basi su cui si fonda la nostra Repubblica.
“Vorrei essere nata nel’42, per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi essendo donna non avrei nemmeno dovuto fare il militare”.
Questa l’esternazione della nuova miss Italia 2015.
Alice Sabatini, 18 anni.
Ora: io non guardo miss Italia, non l’ho mai fatto e non lo farò mai e non sta di certo a me giudicare una persona che non conosco, che oltretutto stava partecipando ad un concorso di bellezza, concorso dove l’intelligenza, per ovvie ragioni, non serve.
Però il cazzo. Ti giudico.
Perché a 18 anni dovresti essere fresca di studi e ne sai zero della storia e del male che porta la guerra ma hai comunque il diritto al voto.
Questa cosa è inaccettabile.
Alice Sabatini vallo a dire alle donne della resistenza che c’han rimesso la vita ed in cambio hanno avuto una medaglia che la guerra l’han fatta solo gli uomini.
Vallo a dire ad Irma Bandiera, ad Elsa Oliva, a Teresa Mattei, che a 17 anni venne radiata da tutti gli istituti del Regno perché, dopo aver ascoltato in classe l’intervento di un professore inviato dal regime a far propaganda razzista, si alzò in piedi e disse: “Io esco perché non posso assistere a queste vergogne”.
Dillo a Marina Ginestà e a Walkiria Terradura.
Ad Ines Bedeschi che era nel fiore della vita e se la sarebbe voluta vivere tutta per intero, invece la dette da partigiana pur di non salvarla col tradimento.
Ad Ancilla Marighetto che aveva 18 anni come te e l’han freddata sui monti fra il Veneto e il Trentino dopo essere stata torturata per cavarle informazioni sugli altri membri della resistenza che erano con lei e che lei non tradì.
La guerra è stata combattuta anche dalle donne e quelle donne han fatto la storia.
Tu hai fatto miss Italia.
E al massimo puoi fare la pubblicità della Rocchetta.