L’inceneritore di Torino è stato fatto con il culo

Ci risiamo: ennesimo guasto all’inceneritore di Torino:

Questa volta sono le pompe, non posso soffermarmi ogni volta sulle ripercussioni alla nostra salute se l’inceneritore è a pieno regime e perfettamente funzionante… figuriamoci quando questo non lo è (ad oggi c’é un problema nuovo in media ogni mese e mezzo).

Da questo si puo solo evincere una cosa che, come cito nel titolo: “L’inceneritore di Torino è stato fatto col culo”.

Dovevamo giá capirlo dal suo cantiere di costruzione che con i suoi impianti di sicurezza piuttosto scadenti é costato a vita di numerose persone (e non mi vengano a dire che la causa é l’altezza sennó con tutti i grattacieli inutili che stanno costruendo a Torino.. dovrebbero “piovere uomini” … giusto per citare una famosa canzone).

Ma noi forse un “po’ tonti” lo abbiamo appreso quando una banale pioggia lo bloccó totalmente per un paio di giorni.

Chissà a cosa saranno dovute tutte queste distrazioni: sicuramente ad una mancanza di controlli.

La gestione é in mano a privati poichè il vecchio maggior azionista (il Comune di Torino) ha venduto le quote, se non erro, ad Intesa-Sanpaolo, in modo che ne finisse la costruzione e poi se ne prendesse gestione e gli introiti conseguenti trasfomando lo smaltimento dei rifiuti da “servizio” a fonte di introito, accantonando l’obbiettivo di smaltire i rifiuti per trasformarlo in una ricerca di “utili” … senza se e senza ma. (Magari un regalino per l’appoggio nella campagna elettorale).
I comuni della cintura non contavano nulla fin dall’inizio: avendo, tutti sommati assieme una quota irrisorissima, comunque per far contenti un po’ tutti è stato istituito un comitato di controllo, che a sto punto controllava solo gli eventuali compensi che ricevevano per le commissioni.

Oggi abbiamo un bel simbolo fallico che si erige in mezzo alle campagne torinesi, con una bella stella cometa che viene accesa a Natale per darci la possibilitá di vedere la ciminiera anche se c’è la nebbia. (Un bel modo di essere “presi per il culo” in puro stile Natalizio).

Intanto ora abbiamo sto ecomostro che funziona tratti, sprecando energia e emettendo peti alla diossina, si ipotizza anche un controllo della qualitá dell’aria in mano alla stessa societá che gestisce l’inceneritore (questo sarebbe un capolavoro del conflitto di interessi, roba che “L’anti trust” si scioglierebbe per andare a fare il giudice ad “X-factor).

Non disperiamoci se non si riesce mai a parlare di persona con chi ha voluto, chi gestisce e chi controlla l’inceneritore: avremmo occasione di confrontarci in un futuro prossimo nelle sale di aspetto degli ospedali, quando tutti quanti porteremo a far curare i nostri figli.

Lascia un commento

Codice di controllo *