“Ritorno. Non ritorno. Se guida Lui non ritorno. Massì alla fine ritorno, anche se c’è Lui che guida i moderati io ritorno”.
Questo è piu o meno il riassunto delle intenzioni di Berlusconi di candidarsi Premier, anche in riferimento all’eventuale candidatura di Monti.
Sinceramente a me non preoccupa un ritorno di Berlusconi alla guida del centrodestra: un po’ perché chi vota per il centrodestra non ha sicuramente le mie stesse idee; un po’ perchè un suo ritorno sarebbe deletererio per il centrodestra e per quelle anime del PDL che sentono la necessità di un rinnovamento interno.
Tantomeno mi preoccupo del “salvatore” Monti: Sicuramente chi lo vuole alla guida di una coalizione non si sta accorgendo che il Tecnico, utilizzato da tutti i partiti presenti oggi in Parlamento, ha applicato una politica di austerity così netta che difficilmente troverà un consenso elettorale.
A me, invece, preoccupa quello che dice il “mio” candidato Premier: Bersani.
Sono giorni che dice che la riforma Fornero non vada modificata, giorni che parla di un ipotetico sistema fiscale, che di nuovo tutela i grandi capitali, e sia basato interamente sui “prelievi” ai lavoratori dipendenti… Come se in Italia ci fossero solo loro, come se non si accorgesse di quella serie di contratti atipici che sono la maggioranza nel nostro Paese e che, volenti e nolenti contribuiscono all’erario, ma data l’esiguità monetaria non al ricircolo dell’economia. Preoccupa che la scelta per gli incentivi alle nuove imprese siano appannaggio solo dei soliti e non stia progettando una legistlazione utile e realmente applicabile a imprese che hanno un capitale di partenza molto ridotto.
E sopratutto mi preoccupa questa persistenza del difendere l’articolo 8 della Costituzione, a discapito dell’ articolo 18.
Per fortuna c’è una richiesta di Referendum a riguardo e SEL insieme ad altre forze politiche si sta adoperando affinché i lavori TUTTI, dipendenti, precari e atipici possano godere di diritti, veri.
Concordo pienamente… RESPECT!!!!