Oggi è “pesce d’Aprile” ma a Grugliasco l’inceneritore non è uno scherzo


Purtroppo, di nuovo, ci è giunta voce di un’altra morte sul lavoro: l’ottava a Torino negli ultimi cinque mesi, il secondo decesso proprio all’inceneritore del Gerbido. I lavori sono stati sospesi fino a martedì, ma poi riprenderanno normalmente ad eccezione dell’area interessata dall’incidente.

Tutte queste morti in quel cantiere, a mio parere, sono indice di lavori eseguiti troppo frettolosamente tralasciando la questione della sicurezza.

Perchè hanno tutta questa urgenza nel finire i lavori, visto che più il tempo passa più aumentano le percentuali della raccolta differenziata rendendo quindi inutile la costruzione dell’inceneritore stesso?

E’ evidente che l’inceneritore è piu utile costruirlo che usarlo; ovviamente il guadagno è solo per le ditte costruttrici anche perchè il cittadino che ci vive a fianco, sopratutto a salute, non è che ci guadagni più di tanto.

Oltre alle diossine prodotte della ciminiera (che se pur in minima percentuale vengono emesse con costanza ogni giorno) vi sono anche le ancor più pericolose micropolveri, residuo dell’incenerimento dei rifiuti: queste ultime sono “cancerogenissime” e non possono essere spostate dal luogo di produzione, per legge, perchè provocano la comparsa di tumori quasi istantaneamente.

A queste cose si aggiunge anche il trasporto dei rifiuti verso il Gerbido, con un passaggio di camion ogni giorno per alimentare i forni che non possono avere cali di temperatura a causa di una minore combustione dei rifiuti.

La percentuale della raccolta differenziata, però, continua ad aumentare, quindi diminuirà sempre più la quantità di indifferenziato da bruciare, costringendoci ad alimentare l’inceneritore con la raccolta differenziata stessa, in particolare con quella della plastica, materiale che ha più potere calorico.

Dicono che l’inceneritore serva anche a produrre energia, ma gli investimenti che vengono fatti se spostati verso solare o eolico produrrebbero di piu.

E il problema dei rifiuti?? Verrebbe risolto con un potenzamento della differenziata e con l’applicazione delle leggi sulla riduzione degli imballaggi all’origine, leggi che già ci sono ma che non vengono fatte applicare, perché evidentemente fa più comodo.

Comunque bruciare rifiuti produce polveri sottili, come precentemente descritte, altamente cancerogene e impossibili da smaltire e da spostare… Indi la combustione crea un super rifiuto che già solo questo basterebbe a smontare l’idea dell’inceneritore come “smantellatore” dell’immondizia.

L’inceneritore bisogna solo fermarlo: bisogna renderlo superfluo più di quanto già non lo sia.
Non voglio che la mia raccolta differenziata venga inutilmente bruciata, anche e vendere le materie prime ricavate da questa porta soldi ma evidentemente non alle persone giuste…

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