Una bella domenica di sole oggi, tra gli ultimi giorni di Marzo. Al ritorno verso casa dopo una passeggiata noto che sotto casa mia ci sono dei bambini che giocano a calcio. Sono felice e sorpreso: è la prima volta che li vedo. Abito nel “Borgo”, il nuovo quartiere di Grugliasco, e ora quei bimbi arrivati qui già cinque anni fa come neonati, sono cresciuti e giocano nel parchetto che c’è tra via Cotta e via Gaber.
Mi ricordo di quando anche io alla loro età giocavo nel parco sotto casa: mi divertivo con poco e poi tornavo a casa quando il sole non c’era più, distrutto e felice da un bel pomeriggio passato con i miei amichetti.
Poi sono cresciuto: ora quattro salti in campo non mi divertono più come prima e non esco neanche più il pomeriggio per incontrare i miei amici. Le ore di ritrovo si sono spostate più avanti nella serata e purtroppo neanche più nella mia città: siamo costretti a prendere la macchina e a dirigerci altrove anche solo per bere qualcosa in tranquillità.
E’ strano: eppure ci definiamo una città universitaria…. vabbò spero che a loro vada meglio. Cercherò di fare il possibile per cambiare questa situazione; per ora li lascio divertire da bimbi: non voglio dirgli che adesso, per noi ragazzi cresciuti, a Grugliasco la sera non c’è un cazzo da fare.