La neve è una questione anagrafica

Mi ricordo quando da bambino volevo tanto la neve. Mi capitò solo una volta di toccarla nel parco sotto casa mia, credo fosse il ’91, le altre volte o non durava più di un giorno o ero ammalato…. a parte questa mia infanzia sfortunata, dal punto di vista della salute, la neve me la sono solo potuta godere in montagna.

Quanti ricordi: per me tutti quei fiocchi accumulati per terra significavano gioco, divertimento e la speranza di non andare a scuola… e ora invece?

Di colpo per me un’abbondante nevicata vuol dire: scavo bloccato, impossibilità di lavorare quindi vacanza forzata e non pagata, vialetto da spalare e “attenzione a quando cammini o vai in macchina perché il terreno è troppo scivoloso”. Sembra che ,oramai, nei miei ricordi,la neve abbia lo stesso aspetto di quella caduta a Dicembre e conservatasi in un angolino all’ombra fino a Marzo, ghiacciata e tutta sporca di smog.

E’ evidente che son diventato troppo vecchio per la neve.