Ieri, presso il centro Nello Farina qui a Grugliasco, si è tenuto il primo congresso del circolo “Pippo Fava” appartenente a SEL. In questo congresso ogni iscritto al circolo esprimeva la sua preferenza sulle varie mozioni scritte per dare le linee guida e decidere il gruppo dirigente della federazione di Torino. Non so a quanti di voi possa interessare ma qui di seguito potrete leggere il mio breve intervento fatto durante il congresso: così potrete capire la mia visione sui partiti ed affini.
“In vista del congresso imminente, come tutti voi, mi sono messo a leggere ed a studiare i documenti (o le bozze dei tali) che verranno presentati, per cercare di fornire una sorta di linea guida al futuro gruppo dirigente della nostra federazione di Torino.
Tutti molto interessanti con argomenti, chi più e chi meno, che riprendevano ed analizzavano la situazione del nostro Paese, ovviamente, con accenni anche alla situazione torinese.
Dopo ore di lettura e rilettura ho deciso quale di questi sottoscrivere: nessuno.
Con questo non voglio fare il “radical chic” o il superiore a tutti ma, dopo averli analizzati, mi sono accorto che (non me ne vogliano gli autori) alla fine dei conti dicano più o meno tutti le stesse cose, come è giusto che sia: in fondo facciamo tutti parte di uno stesso partito.
Pertanto non voglio spalleggiare nessuno, non per fare l’ignavo, ma perché qualsiasi documento passi io sarò sempre dalla parte di SEL. Non farò sicuramente il militante che va avanti con il paraocchi, ubbidendo a ciò che gli viene detto “dall’alto”, ma finché le direttive della federazione seguiranno i motivi per i quali è nato questo nuovo partito di sinistra, io le recepirò e le porterò avanti.
Ringrazio tutti coloro che stanno lavorando e lavoreranno per questo congresso ma per ora non intendo prendervi parte.
Spero che questo congresso sia un luogo di confronto e che TUTTI, nell’immediato fururo, si possa lavorare assieme in armonia evitando baruffe per una sedia, che si addicono più ad un negozio di arredamento che ad un partito quale il nostro.
Buon lavoro,
Michele Amore
Grugliasco, 22 ottobre 2011″